Come correggere un microblading
Il microblading, detto anche tatuaggio semipermanente, può essere quasi sempre corretto: sia che si tratti di un colore sbagliato, una forma errata o in entrambi i casi.
La correzione potrà essere effettuata da un dermopigmentista esperto e qualificato attraverso il camouflage e il cover up, due tecniche correttive che andranno a intervenire sul pigmento vecchio, coprendolo e camuffandolo con un nuovo colore capace di valorizzare maggiormente la persona e il suo sguardo.
Prima di iniziare a intervenire, però, è essenziale verificare con attenzione lo stato attuale del tatuaggio, valutandone in modo particolare la forma e il grado di scolorimento.
Una volta eseguito il microblading, bisognerà seguire i consigli per la guarigione evitare di andare in palestra e praticare sport come il nuoto: sudore e cloro non favoriscono il processo di guarigione. Attenzione anche all’eccessiva esposizione al sole, alle alte temperature e alla traspirazione.
Il disegno che le sopracciglia dovranno assumere secondo la forma, lo spessore e l’arcata si chiama progetto di correzione. Questo viene fatto seguendo dei canoni ben precisi, così da poter dare una forma naturale armonica e perfettamente simmetrica al viso.
Se il tatuaggio e il progetto precedente sono stati realizzati secondo una forma che non rientra per spessore o forma nel nuovo progetto, per esempio molto allungata, non si potrà procedere con il ritocco del microblading.
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Se pensi di aver effettuato un microblading nei giorni scorsi e ritieni che sia stato sbagliato o corretto, sappi che non è possibile correggere e andare a intervenire subito su un microblading sbagliato.
Potrai sottoporti ad un secondo trattamento di correzione solo dopo 40 giorni dall’ultima applicazione. Questo perché la pelle, dopo l’incisione, necessita di una guarigione lenta e con i giusti tempi di ripresa, prima di intervenire di nuovo sulla zona.
In ogni caso, la prima cosa da fare è non farsi prendere dal panico. Tra le alternative, infatti, c’è anche la possibilità di scaricare il colore, che potrebbe andar via del tutto nell’arco di 3 o al massimo 5 anni dalla tua pelle prima che si rigeneri in modo definitivo.
È sempre necessario, allora, intervenire? Dipende. La soluzione ideale sarebbe prendere un appuntamento per valutare la soluzione più adeguata al proprio caso.
Copertura del microblading per correggerlo
Vuoi correggere o togliere un tatuaggio, anche semipermanente, alle sopracciglia? L’unica tecnica di rimozione del tattoo è il laser: non ci sono creme o trattamenti diversi per eliminare il pigmento.
La tecnica della dermopigmentazione, che consiste nell’inserire sotto pelle pigmenti di colore tramite aghi molto sottili, rende più difficile la cancellazione.
Dopo un anno di microblading, se il sopracciglio ha iniziato ad avere un colore rosso è assolutamente normale. Il problema si pone quando questo accade dopo pochi mesi.
Inoltre, ci sono casi in cui il microblading è sconsigliato. Ad esempio, per le persone allergiche a questo pigmento, ma anche per chi fa uso di farmaci dermatologici. È anche sconsigliabile per chiunque abbia già un trucco permanente sulle sopracciglia.
Vediamo adesso, più nel dettaglio, come correggere un microblading sbagliato.
La prima tecnica correttiva è la copertura del vecchio tatuaggio: il cosiddetto skin tone.
La tecnica dell’ombreggiatura può durare dalle 2 alle 3 ore. Si tratta di un trattamento molto simile al microblading che dona alle sopracciglia un aspetto più morbido. L’effetto sarà simile a una matita sfumata: garantisce una maggiore definizione e profondità.
I risultati di questo metodo di trattamento possono durare da 1 a 3 anni.
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Correggere il microblading attraverso la rimozione
Come abbiamo appena visto, esistono 2 metodi di intervento per la rimozione del microblading fatto male: il laser e l’acido salicilico.
Nel primo caso, si tratta di strumenti a energia termica luminosa con lunghezze d’onda variabili che vanno ad agire sul colore frammentandolo. Questo favorisce il sistema immunitario che, con il ricambio cellulare, andrà pian piano a eliminarlo.
Correzione del colore del microblading
La correzione del colore del microblading è assolutamente possibile e rappresenta una soluzione efficace per chi non è soddisfatto del risultato iniziale o per chi desidera rinnovare il colore. Infatti, col passare del tempo, il pigmento del microblading può virare verso tonalità indesiderate come il grigio, causato dalla naturale dissoluzione e ossidazione dei pigmenti. In questi casi, è possibile procedere con un ri-pigmentazione per ripristinare il colore desiderato. Questa procedura prevede l’utilizzo di pigmenti correttivi, che neutralizzano le tonalità indesiderate e riportano le sopracciglia alla loro tonalità originale o a una nuova tonalità scelta dal cliente. Affidarsi a un professionista esperto è fondamentale per ottenere risultati ottimali e sicuri.
Come schiarire il microblading
Oltre all’impiego di laser, esiste un altro tipo di intervento per la rimozione microblading: l’applicazione di acido salicilico. Una volta iniettato nella zona da trattare, l’acido entra in contatto con il pigmento, che viene per così dire “catturato” e successivamente eliminato.
C’è anche chi desidera coprire, grazie alla tecnica del microblading, i peli bianchi delle sopracciglia. In tal caso, però, bisogna ricorrere a un make up specifico e a un pigmento adatto, composto da pomata e mascara colorato. Per rimediare a questo difetto, si può anche ricorrere alla tinta, all’henné o alla laminazione.
Per quanto riguarda i prezzi, bisogna tenere presente vari fattori prima di sottoporsi a questo trattamento. Il costo del microblading, infatti, non è fisso ma varia a seconda che si tratti di disegnare completamente l’arcata (tra i 400 e gli 800 euro), coprire solo alcune zone (circa 100 euro) oppure ripassare un tatuaggio già esistente (dai 200 ai 400 euro).
In ultimo, è bene ricordare che ogni anno occorre anche eseguire un refresh del trattamento.