Microblading allergie: come tutelare la cliente
Una delle domande più richieste da tutte quelle persone che si avvicinano al mondo del microblading e che intendono avere finalmente delle sopracciglia perfette e ordinate riguarda i rischi e le possibili allergie a cui si può andare incontro.
Sebbene il microblading sia un trattamento estetico molto sicuro, c’è sempre da considerare il minimo rischio di una reazione allergica.
Se hai deciso di sottoporti a un trattamento di microblading e vuoi saperne di più sulle possibili reazioni allergiche correlate, sei nel posto giusto. Facciamo un po’ di chiarezza?
Ecco tutto quello che devi conoscere prima di avvicinarti a questa nuova tecnica.
Capita spesso di incorrere in “storie dell’orrore” di giovani donne che si sono affidate a mani inesperte o imprecise. Il microblading, però, è un trattamento estetico molto sicuro, se effettuato da esperti qualificati del settore. È la soluzione ideale per chi vuole valorizzare l’espressività dello sguardo con sopracciglia più definite e folte.
In pratica, si tratta di una forma di tatuaggio semipermanente che consente di ridisegnare le sopracciglia iniettando un pigmento sottopelle privo di metalli pesanti e in conformità alle norme vigenti. Per questo vengono sempre effettuati dei test sui colori e sui produttori che li mettono in commercio.
Microblading sopracciglia allergie: che cosa mettere in conto
Vuoi correggere le piccole imperfezioni dello sguardo?
Il microblading può essere la soluzione ideale per te. Se ti sei rivolta a un centro di fiducia specializzato e dotato di certificazione igienico- sanitaria, sappi che questi pigmenti sono a norma di legge e sono formulati per essere ipoallergenici.
I colori impiegati per il trucco semipermanente sono composti infatti da un minerale.
Si tratta di un ossido o un solfuro e di uno o più metalli di transizione.
Diffida da tutte quelle persone che dicono di utilizzare materiali bio e pigmenti naturali. Questi ultimi, infatti, sono sostanze sintetiche ottenute in laboratorio che, per essere iniettate, devono rispettare la normativa vigente, senza oltrepassare i limiti di metalli pesanti consentiti per la loro applicazione.
Proponiamo diverse formule di pagamento, in base alle tue reali esigenze. Segui il corso, inizia a lavorare da subito, e paga a rateSCOPRI IL CORSO DI MICROBLADING: INVESTI SU DI TE, ANCHE IN COMODE RATE
Microblading allergie test: quando è necessario consigliarlo alle clienti
Dal momento che si tratta di un tatuaggio semipermanente, così come avviene per tutti i tattoo, è necessario effettuare sempre un patch test, nonché una consulenza preventiva.
Solo così sarà possibile verificare le eventuali allergie o intolleranze ai pigmenti utilizzati dall’operatore. Ma presta bene attenzione: sebbene il test sia consigliato ai soggetti più sensibili al contatto con particolari materiali e metalli, molte volte gli effetti tendono a manifestarsi solo dopo alcuni mesi dal trattamento.
Come dicevamo, una reazione allergica è molto rara se ci si affida a un professionista.
Dopo una consulenza e un’attenta diagnosi, si può definire il colore e valutare il tipo di pelle rispetto al trattamento più idoneo.
Se si è già soggetti allergici allora bisogna dichiararlo, soprattutto se si è intolleranti al nichel o altri metalli, proprio perché i pigmenti sono composti da particelle di metalli sintetici.
Microblading rigetto: spiegalo in modo chiaro e semplice
Nella maggior parte dei casi, la tecnica del microblading garantisce ottimi risultati, ma potrebbero anche presentarsi delle anomalie nei giorni successivi al trattamento.
Nonostante tutte le accortezze applicate dal tuo operatore di fiducia, infatti, capita spesso che il microblading non permanga nel tempo e il colore tenda a scomparire.
Questo può verificarsi per diversi motivi, tra cui:
- utilizzo di strumenti non idonei;
- applicazione di pigmenti non idonei;
- errori manuali da parte dell’operatore estetico;
- gestione scorretta nei 10 giorni post-trattamento.
Durante questa fase, è molto importante rispettare i tempi affinché si verifichi il normale processo di guarigione e di rigenerazione cellulare, sia al primo che al secondo ritocco.
Nel corso di questo periodo, dunque, non dovrai mai strofinare il tuo viso sulle parti trattate.
Evita il contatto diretto con il sole, le lampade abbronzanti e sport che provocano eccessiva sudorazione, soprattutto in mare e in piscina, per via del cloro e del sale.
Le tue sopracciglia andranno idratate con una crema specifica consigliata dal tuo operatore estetico di fiducia, che ti successive al trattamento:
- ossidazione;
- cicatrizzazione;
- scolorimento;
- guarigione.
Microblading e vaccino: le tempistiche necessarie per lavorare in sicurezza
In merito al vaccino anti-Covid, l’Europa si è espressa affinché i centri estetici specializzati in dermopigmentazione e tatuaggi semipermanenti possano lavorare in totale sicurezza, tutelando anche i propri clienti.
Il trattamento si potrà fare solo dopo 15 giorni dal vaccino o dal richiamo vaccinale.
Questo è quanto emanato dall’Unione Europea e recepito da tutti gli Stati Membri per garantire la massima sicurezza, sia per i clienti che per gli operatori estetici.